“Auspico che sant’Orsola possa essere simbolo di forza e possibilità per ogni donna”. Questo il pensiero della sindaca Paola Guerzoni in vista delle celebrazioni per la patrona di Campogalliano, in programma venerdì 21 ottobre. “In un paese come il nostro – continua la sindaca – in cui il 60 % della giunta è femminile e il santo protettore è una donna, che per vocazione e desiderio di dedicarsi a Dio ha rifiutato un matrimonio combinato, il mio pensiero va alla libertà che abbiamo: una libertà di essere e di scegliere che molte altre donne in altri paesi non hanno. Penso in questo momento, soprattutto, alle lotte delle donne iraniane e alle donne afghane. Ma c’è ancora molto da fare anche qui, nei nostri territori, affinché le pari opportunità possano attuarsi, pienamente, in ogni ambito della vita”.

Le vicende della martire Orsola di Bretagna (IV d.c) ebbero grande diffusione anche in Italia, tra XV e XVI secolo, in particolare nelle campagne emiliane, per mezzo di antichissime litanie e filastrocche devozionali. La sua intercessione poteva essere richiesta in tempi di guerra, per sofferenze causate dal fuoco o per ottenere la buona morte (litaniae Ursulae pro felici morte). L’introduzione del culto in area modenese risale al 383 d.c, quando la notizia del martirio di Orsola arrivò a San Geminiano, vescovo di Modena, che con spirito profetico intuì l’importanza futura della “presenza” della santa nella propria diocesi.

L’antica venerazione di Orsola a Campogalliano potrebbe essersi fortificata nei secoli grazie al transito di mercanti e viaggiatori europei. È certo che già a inizio Ottocento il 21 ottobre, giorno della commemorazione del martirio della santa, a Campogalliano si teneva, secondo la documentazione dell’epoca, un mercato dal tenore assai licenzioso tra balli sfrenati e spettacoli in piazza. La chiesa di “sant’Orsolina” viene ricordata con questo appellativo affettuoso già in alcuni documenti della Campogalliano del XV secolo. Qui, per molto tempo, il culto della martire dovette convivere con quello del grande San Carlo Borromeo, vescovo di Milano e abate commendatario di Nonantola, di passaggio a Campogalliano, secondo la tradizione, nel 1571. E infatti i due santi convivono nella pala dell’altare maggiore della chiesa parrocchiale, in un incontro celeste e terreno, ove il volto di Orsola, come riferisce un inventario del XVII secolo, ricalcherebbe le sembianze di una giovane campogallianese vissuta circa tre secoli fa.

Il programma della Sagra

È in programma domenica 23 ottobre, per le vie del centro, la tradizionale manifestazione campogallianese della Sagra di sant’Orsola, dedicata ai prodotti culinari del territorio e a iniziative culturali e ricreative per famiglie e bambini.

Il fulcro della festa sarà piazza Vittorio Emanuele II dove, fin dalle prime ore del mattino, verrà allestito il mercato enogastronomico con la presenza di stand e camioncini con prodotti del territorio.

Dalle ore 8, appuntamento in piazza con eventi di enogastronomia dedicati alla cottura del mosto dell’acetaia comunale e, successivamente, alla degustazione di gnocco fritto e Parmigiano-Reggiano. Dalle 8.30, invece, via Roma sarà animata dallo storico Mercato dell’arte e dell’ingegno. Alle 17 è attesa in piazza la proclamazione dei vincitori dei tradizionali concorsi dedicati al “Miglior nocino di famiglia” e al “Miglior aceto balsamico tradizionale” di Campogalliano, giunti rispettivamente alla ventiduesima e alla diciannovesima edizione. Due commissioni, formate dai maestri assaggiatori della Consorteria dell’Aceto Balsamico di Modena e dell’Ordine del Nocino modenese, proclameranno tre vincitori per ognuna delle due categorie.

Tra gli eventi culturali, spiccano le iniziative curate dal Museo della Bilancia con l’inaugurazione, dalle ore 10, negli spazi museali, della mostra “Obiettivo pese. 100 pese ponte storiche tra Modena e Reggio Emilia” e, a seguire, la presentazione della piattaforma digitale “Benvenuti a Campogalliano. Quattro passi nella città della bilancia” che racconta, grazie al sostegno della Fondazione Modena, il patrimonio culturale del paese. Dalle ore 16, invece, spazio alla musica con il concerto della band “Sempre noi”. Dalle prime ore del pomeriggio saranno avviate le attività per famiglie e bambini con la “Ludoteca di strada” a cura della Ludovilla comunale: giochi e laboratori di strada per i più piccoli a cui è riservato anche uno speciale luna park nel parcheggio della scuola primaria.