Giovedì si è conclusa la prima visita del gruppo di educatori e insegnanti delle tre scuole d’infanzia che, insieme a Progettinfanzia e all’Unione dei Comuni Bassa Reggiana prendono parte al progetto Comenius “Learning to learn. L2L _ Apprendere ad apprendere: lo spazio come terzo educatore in supporto all’autonomia e alla sperimentazione della conoscenza” che in questi giorni ha coinvolto il nido “G. Rodari” e la scuola d’infanzia “La Ginestra”.

Le strutture per l’infanzia di Poviglio sono state le prime ad ospitare i partner del progetto provenienti da Spagna, Germania e Turchia, che sono stati ospiti della Bassa reggiana dal 7 al 10 marzo.

Nel corso della propria permanenza il gruppo ha avuto modo di visitare e fruire degli spazi del Nido “G. Rodari”, ampliato di recente, e della scuola d’infanzia “La Ginestra”, che sono stati anche la cornice ideale per workshop e laboratori sul concetto di “spazio educativo” intorno al quale ruota “L2L”. L’osservazione e i momenti di confronto che sono scaturiti nell’arco delle giornate tra educatori e insegnanti locali ed europei hanno alimentato lo studio e il dibattito intorno all’approccio pedagogico di cui si fa portavoce Progettinfanzia.

“Progettinfanzia – ha spiegato a questo proposito Federica Rossi, coordinatrice dei progetti europei dell’Associazione – persegue da ormai tre anni la strada della formazione degli operatori dei servizi educativi 0-6 anni in un’ottica europea. In questo senso sono da leggere le differenti progettazioni che vengono sviluppate in seno all’Associazione, per conto dell’Unione dei Comuni, con partner di tutta Europa”.

Valore didattico e culturale del progetto

Le progettazioni portate avanti dall’Associazione hanno infatti il pregio di essere condivise in un’ottica ampia, permettendo alle insegnanti della Bassa di conoscere esperienze europee di diversi tipo: dalle scuole svedesi alle esperienze di “scuola nel bosco” della Germania, dalle scuole pubbliche catalane alle esperienze private olandesi, fino ai contesti scolastici della Turchia. Alto è il valore educativo dell’esperienza vissuta dalle insegnanti, poichè attraverso questi scambi hanno la possibilità di aprire un dibattito vero e reale sullo stato della scuola basato sull’esperienza diretta. L’osservazione di strutture e modelli pedagogici differenti conferisce infatti agli educatori gli strumenti per valutare i punti di forza e le criticità di ognuno. Una presa di coscienza che è una condizione necessaria per lo sviluppo e la crescita delle politiche educative dell’Ue.

Al valore della didattica, è bene ricordarlo, si unisce il valore culturale dell’esperienza. Chi visita le scuole oltre ad essere un insegnante o un educatore è anche un cittadino europeo, che grazie ad esperienze formative come quella di L2L viene in contatto con la cultura e la società di Paesi diversi dal proprio e nei quali scopre arte, storia, cibo e usanze di altri cittadini europei gettando così le basi per la creazione di una cittadinanza europea reale.

Questi percorsi formativi, attuabili grazie a fondi europei, costituiscono anche un importante canale di finanziamento per le scuole del territorio, che soprattutto in un periodo di crisi economica, rappresentano un ulteriore risorsa.

“Poviglio e l’intero territorio della Bassa reggiana, nutrono da tempo la consapevolezza che il primato della persona sia il vero e unico perno delle politiche e della programmazione di un territorio – ha dichiarato il Sindaco Giammaria Manghi-. Le politiche educative dell’Unione si sviluppano in un’ottica europea e non più solo locale, il ché avvicina concretamente i nostri territorio al concetto di Europa, dove la Bassa reggiana – sui temi dell’educazione all’infanzia – interagisce con un ruolo da protagonista”.

L2L_blog

Per condividere l’esperienza delle scuole partner del progetto “Learning to Learn” è stato creato un blog, visibile all’indirizzo: http://projectl2l.blogspot.com/