Maserati“Le dichiarazioni pubbliche di ieri dell’Ad di Fca Marchionne sanciscono il funerale della produzione di auto a marchio Maserati a Modena” – dichiara Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena – che aggiunge:
“Marchionne ha detto che a Modena non è possibile fare grandi numeri di auto a marchio Maserati e che qui si concentrerà la produzione dell’Alfa 4C e solo vetture particolari Maserati. Ciò conferma le preoccupazioni che la Fiom/Cgil esprime da tempo sulla riduzione del core business produttivo a Modena delle attività Maserati”.
“La domanda che pongo alle istituzioni – prosegue Pizzolla -, a Fim/Cisl Uilm/Uil e Fismic e alla cittadinanza tutta, è questa: possiamo rassegnarci alla fine di un marchio storico così strettamente legato al territorio modenese?
La Fiom/Cgil non si vuole rassegnare e ha indetto per la giornata di lunedì 21 marzo (primo giorno di cassa integrazione ordinaria) una manifestazione per i cassintegrati e due ore di sciopero per coloro che non sono coinvolti nella cassa integrazione.
La manifestazione si terrà dalle ore 7.30 alle ore 10 davanti ai cancelli di Maserati in via Ciro Menotti.
Alla manifestazione sarà presente anche tutto il Comitato Direttivo della Fiom/Cgil (oltre cento persone).
Le motivazioni dello sciopero sono ulteriormente confermate dopo l’incontro di ieri sera per l’esame congiunto della Cigo dove l’azienda, a tutte le domande in riferimento al futuro produttivo dello stabilimento modenese, ha risposto con un laconico “non siamo oggi in grado di dirvi nulla!”, nascondendosi dietro la scusante che l’oggetto dell’incontro non permetteva di ragionare di prospettive. E’ stata confermata invece l’esigenza di effettuare la cassa integrazione ordinaria per un massimo di 305 lavoratori dal 21 marzo al 3 aprile 2016.
Tra le altre cose, l’incontro di ieri sera, che inizialmente doveva essere unitario su richiesta di tutte le Organizzazioni sindacali, ha visto invece, su decisione congiunta azienda-altre organizzazioni sindacali, che si svolgesse in tavoli separati.
Stamattina si sono svolte le assemblee sindacali effettuate dalle altre organizzazioni sindacali e le voci riportate sono di reazioni dure e molto arrabbiate dei lavoratori, sia verso le rassicurazioni che gli altri sindacati hanno continuato a sostenere (smentiti già ieri dallo stesso Marchionne!), sia per non aver sostenuto fino in fondo la possibilità di poter svolgere l’esame congiunto della Cigo su un tavolo unitario” – aggiunge il segretario Fiom/Cgil Modena.

“La Fiom/Cgil di Modena fa appello a tutte le forze politiche sindacali e sociali che hanno a cuore il mantenimento della produzione a marchio Maserati a Modena – conclude Pizzolla – di farsi parte attiva affinché questo territorio non perda un brand così importante e che potrebbe avere, tra gli altri, effetti negativi anche su tutte quelle imprese che lavorano in simbiosi con Maserati”.